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Asceta con il Braccio Alzato: La Via Verso la Saggezza (20052010)

asceta braccio alzatoAsceta braccio alzato. L’asceta Sahdhu… Saluta.

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Decise anni fa di dare il suo saluto a Dio. Il suo braccio non venne piu’ abbassato. A distanza di piu’ di 20 anni il braccio e’ oramai atrofizzato e rimane ritto sopra il suo capo.
asceta braccio alzato

Questa è certamente una notizia scioccante, per non parlare di una pratica inimmaginabile e lontana anni luce dal modo in cui pensiamo e viviamo, ma per un asceta indiano abbiamo Si può dire questo e altro ancora. È così che il Sadhu Amar Bharati dell’India ha sfidato per 38 anni tutte le leggi fisiche e vitali, alzando la mano destra per mostrare devozione al dio indù Shiva. Un giorno del 1970, Bharati decise di lasciare il lavoro, la moglie e i tre figli per dedicarsi alla devozione al Signore Shiva.
Iniziò a vagare per le strade dell’India con abiti semplici, portando solo il Trishula, un tridente di metallo (Il tridente è uno dei principali simboli di Shiva. Trishula o il tridente di Shiva è un simbolo religioso utilizzato nelle tradizioni indù e buddiste. Questa parola in sanscrito significa “Tre lance”.
Secondo la tradizione fu realizzato dall’artista celeste Vishvakarma, che utilizzò parte della radiazione rubata al Sole); ma tre anni dopo, si sentiva ancora così attaccato ai piaceri e alle comodità della vita materiale che decise di alzare la mano e tenerla per sempre, come simbolo di forza e volontà interiori e di completa separazione dal mondo. realtà Come si può vedere nelle foto, il braccio alzato è abbastanza distorto rispetto all’altro braccio. Ha detto di aver sopportato un forte dolore per molto tempo, ma col tempo il dolore si è attenuato. Oggi, anche se avesse voluto, non avrebbe più potuto usare il braccio che aveva coltivato per tanti anni, perché si era completamente atrofizzato e la sua mano si era trasformata in un pezzo di pelle e di ossa inutilizzabile. Tuttavia, Amar Bharati divenne una tale icona, un “grande insegnante” per i seguaci di Shiva in India, che numerosi altri asceti tentarono di imitarlo senza successo. La pratica religiosa indù prevede molti rituali che prevedono lo stretching del corpo, ma la scelta di Amar Bharati è davvero sorprendente.

Nella ricerca della saggezza e della conoscenza interiore, l’ascetismo è un percorso che affascina l’umanità da secoli. In questo articolo esploreremo il concetto di ascetismo e come un asceta alza la mano verso questa pratica per raggiungere una comprensione più profonda di se stesso e del mondo che lo circonda.

Chi è l’Asceta con il Braccio Alzato?

L’asceta con il braccio alzato è un’icona di determinazione e auto-disciplina. Questo individuo cerca la trascendenza attraverso la rinuncia ai piaceri terreni e l’approfondimento della sua connessione con il divino. L’atto di alzare il braccio rappresenta una promessa di impegno verso un cammino spirituale, un gesto di sacrificio personale per raggiungere la verità interiore.

L’Ascetismo come Via di Saggezza

La Rinuncia ai Desideri Materiali. Asceta braccio alzato

Uno dei pilastri dell’ascetismo è la rinuncia ai desideri materiali. L’asceta con il braccio alzato si distacca dai beni materiali e dai piaceri sensoriali per trovare la felicità e la realizzazione interiori. Questa rinuncia lo libera dalla dipendenza dalle cose esterne e lo avvicina alla sua essenza interiore.

La Meditazione Come Pratica Chiave

La meditazione è una parte fondamentale della vita di un asceta. Attraverso la meditazione, l’asceta esplora la sua mente e le profondità della sua anima. Trova la calma interiore e la saggezza in momenti di silenzio profondo. La meditazione lo aiuta a scoprire la connessione tra sé e l’universo.

La Ricerca della Verità: Asceta braccio alzato

L’ascetismo non è solo una pratica di auto-sacrificio, ma anche un percorso alla ricerca della verità. L’asceta con il braccio alzato cerca di rispondere a domande profonde sulla vita, sulla sofferenza, sull’amore e sulla fede. Attraverso la sua disciplina, spera di scoprire le risposte che portano alla saggezza e alla realizzazione.

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