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07062012: Il calcio e’ un grande rito che devi rispettar

Il calcio e’ un grande rito che devi rispettar… La mitica canzone “Nessuno allo stadio” scritta da Elio e le storie tese dedicata ai mondiali di calcio in America del 1994. Ecco il testo

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Ieri vi parlavo del calendario degli europei di calcio dinamico.
Oggi rilancio con una canzoncina di Elio dei mondiali 1994 in America, il titolo nessuno allo stadio… 😉

Nessuno allo stadio è una canzone del gruppo musicale italiano Elio e le Storie Tese, pubblicata nel 1994 come secondo singolo dall’album Peerla. La canzone è stata scritta da Elio e Rocco Tanica e ha rappresentato la sigla del programma televisivo Mai dire gol.

Il brano è un ironico e sarcastico ritratto del mondo del calcio, con particolare attenzione alla passione dei tifosi. La canzone inizia con un’immagine di uno stadio vuoto, dove “nessuno che uligana, nessuno si accalca, nessuno fluidifica”. Questa immagine rappresenta l’assenza di passione e di entusiasmo che pervade il mondo del calcio moderno.

Nel resto della canzone, Elio e le Storie Tese descrivono con ironia le varie categorie di tifosi: i tifosi ultras, i tifosi romantici, i tifosi di serie B, i tifosi di serie C. Ogni categoria è ritratta in modo caricaturale, con l’obiettivo di sottolineare gli eccessi e le contraddizioni del tifo calcistico.

Ad esempio, i tifosi ultras sono descritti come “uomini di fatica” che “vivono per la maglia” e “sono pronti a tutto per la loro squadra”. I tifosi romantici sono descritti come “uomini sognatori” che “credono nel bel gioco” e “non si arrendono mai”. I tifosi di serie B sono descritti come “uomini sfortunati” che “hanno sempre la sfortuna dalla loro parte”. I tifosi di serie C sono descritti come “uomini rassegnati” che “si accontentano di quello che hanno”.

La canzone si conclude con un messaggio di speranza: “Che sia odio o che sia amore, passerà”. Questo messaggio suggerisce che la passione per il calcio è un sentimento transitorio, che può essere facilmente sostituito da qualcos’altro.

Il testo della canzone

Strofa 1 Nessuno allo stadio Nessuno che uligana Nessuno si accalca Nessuno fluidifica

Pre-ritornello Nessuno sugli spalti Nessuno in panchina Nessuno allo stadio Nessuno di nessuno

Ritornello Che sia odio o che sia amore Passerà

Strofa 2 I tifosi ultras Uomini di fatica Vivono per la maglia Sono pronti a tutto per la loro squadra

Pre-ritornello Nessuno sugli spalti Nessuno in panchina Nessuno allo stadio Nessuno di nessuno

Ritornello Che sia odio o che sia amore Passerà

Strofa 3 I tifosi romantici Uomini sognatori Credono nel bel gioco Non si arrendono mai

Pre-ritornello Nessuno sugli spalti Nessuno in panchina Nessuno allo stadio Nessuno di nessuno

Ritornello Che sia odio o che sia amore Passerà

Strofa 4 I tifosi di serie B Uomini sfortunati Hanno sempre la sfortuna dalla loro parte

Pre-ritornello Nessuno sugli spalti Nessuno in panchina Nessuno allo stadio Nessuno di nessuno

Ritornello Che sia odio o che sia amore Passerà

Strofa 5 I tifosi di serie C Uomini rassegnati Si accontentano di quello che hanno

Pre-ritornello Nessuno sugli spalti Nessuno in panchina Nessuno allo stadio Nessuno di nessuno

Ritornello Che sia odio o che sia amore Passerà

Outro Che sia odio o che sia amore Passerà

L’interpretazione della canzone

L’interpretazione più comune della canzone è che essa sia una critica al mondo del calcio moderno. Il brano denuncia l’assenza di passione e di entusiasmo che pervade il mondo del calcio, sostituito da un eccesso di violenza, di odio e di razzismo.

Un’altra possibile interpretazione della canzone è che essa sia una riflessione sul concetto di amore e di odio. Il brano suggerisce che questi due sentimenti sono destinati a passare, come tutto ciò che è transitorio.

Infine, la canzone può essere interpretata anche come una semplice satira del mondo del calcio. Elio e le Storie Tese, con la loro ironia e il loro sarcasmo, dipingono un ritratto grottesco del tifo calcistico, che fa sorridere ma anche riflettere

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