Il terzo suono di Tartini
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Con terzo suono di Tartini, detto anche suono risultante o suono di combinazione, ci si riferisce a un particolare fenomeno acustico evidenziato da Giuseppe Tartini all’inizio del XVIII secolo, ma con ogni probabilita’ conosciuto gia’ prima.
Per l’effetto ecco la spiegazione (dovete usare le cuffie e il volume alto)
Nel 1714 il violinista Giuseppe Tartini, durante il periodo in cui insegnava violino al Teatro della Fenice di Senigallia, dimostro’ che, suonando un bicordo a un intervallo di quinta, ossia con rapporto 3:2, si ottiene contemporaneamente un terzo suono, piu’ grave.Il terzo suono, nel basso, e’ una nota la cui frequenza e’ la differenza fra quelle dei due suoni originari. Ad esempio, eseguendo un suono da 512 Hz e contemporaneamente uno da 640 Hz, si sentira’ anche un suono, piu’ grave, da 128 Hz (due ottave sotto la fondamentale a 512 Hz). Il terzo suono e’ ottenibile eseguendo bicordi anche ad altri intervalli, non solo terze e quinte.
Tartini lo conosco perche’ spesso Dylan Dog suona al clarinetto il suo Trillo del diavolo