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Perchè si dice vino vegano

05022019: E scopri che esiste il vino vegano. Perche’ si chiama vino vegano?

Perche' si dice vino vegano
E scopri che esiste il vino vegano. Perche’ si chiama vino vegano?

Spiegazione
L’altro giorno giro per gli scaffali del supermercato e scopro che esiste il vino vegano… 😯

Partiamo dalle definizioni. Quando un vino e’ “vegetariano” e quando, invece, “vegano”?

I prodotti destinati ai vegetariani non devono contenere carni, di qualunque tipo, e piu’ in generale ingredienti o loro derivati ottenuti dall’uccisione diretta di animali. In questa accezione, quindi, il vino e’ un prodotto idoneo al consumo da parte dei vegetariani solo quando non contiene nessuno degli ingredienti vietati ne’ loro derivati, come possono essere la colla di pesce o di ossa o la gelatina animale. Nei prodotti destinati all’alimentazione vegana, invece, oltre al divieto di utilizzare carni e loro derivati e’ vietato anche l’impiego di derivati di origine animale non necessariamente ottenuti dall’uccisione di animali, usati come ingredienti, ma anche come additivi o come coadiuvanti tecnologici. Per questo, per produrre un vino vegano, e’ vietato l’impiego di qualsiasi titpo di derivato di origine animale, come sono ad esempio l’albumina d’uovo, la caseina o i caseinati, l’ovoalbumina e la lisozima da uovo, che possono invece essere impiegati nelle produzioni “vegetariane” e nelle produzioni convenzionali.

In quali processi della lavorazione del vino vengono usate di solito sostanze di origine animale e qual e’ la loro funzione?

Nella produzione di vino, oltre all’uva, possono essere utilizzati in cantina coadiuvanti tecnologici e alcuni di questi possono essere di origine animale. I “coadiuvanti tecnologici” sono sostanze, organiche o inorganiche, utilizzate per favorire il processo desiderato, ma che vengono successivamente eliminate. Dopo aver svolto la loro azione, queste sostanze aggiunte normalmente sedimentano sul fondo del recipiente e vengono quindi rimosse dal vino. Teoricamente, dovrebbero essere del tutto assenti nel prodotto finito, ma non si puo’ escludere che residuino in traccia.

I piu’ utilizzati sono i cosiddetti “chiarificanti”, che sono materiali attraverso i quali vengono fatti passare i liquidi alimentari (il vino in particolare) per renderli limpidi e togliere loro le impurita’. Le particelle in sospensione possono venire trattenute per assorbimento (utilizzando, ad esempio, cellulosa) o per arresto superficiale (utilizzando, invece, farine fossili). I chiarificanti di origine animale sono l’albumina d’uovo, la caseina e i caseinati, la colla d’ossa, la colla di pesce, la gelatina. Dunque, tutti derivati di origine animale. Ovviamente, nella produzione di vini vegani e’ vietata l’aggiunta di qualsiasi derivato di origine animale in qualsiasi fase di produzione, quindi anche nel confezionamento e nell’uso delle colle per l’etichettatura.

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